lunedì 28 novembre 2016

Fotografia= Scrivere con la luce

Fotografia significa scrivere con la luce ed è il principio sul quale si basa il light painting.
Per rappresentare questo concetto abbiamo fatto un laboratorio in una camera di posa utilizzando una macchina fotografica, un cavalletto, delle torce e delle gelatine di vari colori (blu, rosso. giallo e verde).
Per prima cosa abbiamo posto la macchina fotografica sul cavalletto per tenerla ferma, in mezzo alla stanza, successivamente abbiamo pensato ad una composizione da fare con l'utilizzo degli strumenti elencati. Poi, abbiamo modificato le impostazioni della macchina fotografica mettendo come tempo di durata della fotografia 15 secondi, e abbiamo modificato anche il diaframma in modo tale da far entrare poca luce alla volta.
Dopo aver pensato alla composizione, un soggetto si è messo davanti alla macchina fotografica, ad una distanza adeguata da essa, e i compagni nel tempo che si era impostato dovevano illuminare la persona principale con le torce e con l'aiuto delle gelatine comporre degli oggetti (ad esempio dei palloncini).
Tutto questo lavoro si faceva all'interno della stanza di posa ma al buio.


Ecco il lavoro:

lunedì 21 novembre 2016

Scontorno e maschere di livello

L'ultimo lavoro assegnato dai professori è stato quello di scontornare un'immagine con degli strumenti adeguati e creare una maschera di livello su photoshop.
I comandi da utilizzare sono più di uno ed è importante saperli distinguere perché ognuno ha una funzione specifica e diversa dagli altri.
Per scontornare un'immagine gli strumenti da utilizzare sono il lazo, lazo magnetico, lazo poligonale e poi c'è anche la selezione rapida e la bacchetta magica.
Se dobbiamo fare un lavoro dove i contorni della figura sono molto in contrasto con lo sfondo gli strumenti più adeguati sono la selezione rapida, il lazo magnetico e la bacchetta magica, perché riescono a scontornarti l'immagine molto bene.
Invece se dobbiamo fare un lavoro preciso sarebbe opportuno utilizzare il lazo o il lazo poligonale.
La maschera di livello è un altro strumento importante di PS, il quale si può applicare su ogni livello per nascondere parti dell'immagine, grazie anche all'utilizzo del pennello nero o bianco.
Questo strumento si trova in basso dove si vedono i livelli.


4K

BucoNero


lunedì 14 novembre 2016

Foro stenopeico

Nel terzo laboratorio di alfabetizzazione con il professore Manfredini abbiamo lavorato sul foro stenopeico.
Il foro stenopeico è un foro realizzato su una delle pareti di una camera oscura, cioè "a tenuta di luce"; e abbiamo unito il principio chimico e il principio ottico.
Questo strumento permette di realizzare delle vere fotografie, bisogna mettere un foglio di carta fotosensibile all'intero della scatola, il foglio riesce a catturare l'immagine che viene proiettata al suo interno.
Per creare la nostra fotografia siamo andati in giardino dietro la scuola, dove il professore ha posizionato la camera oscura su un cavalletto, l'ha legata poi ad esso con lo scotch per tenerla ferma così la foto non veniva mossa, noi ci siamo messi in posa fermi e dopodiché ha aperto il foro per il giusto tempo di esposizione da cui è entrato un fascio luminoso che ha proiettato sulla parete la nostra immagine capovolta.
Dopo circa 30 secondi il professore ha richiuso il foro e siamo andati in camera oscura, dove il foglio di carta fotosensibile è stato sottoposto al trattamento dei bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.
Abbiamo così ottenuto il negativo dell'immagine ovvero un'immagine dai toni invertiti, e per avere il positivo, abbiamo messo a contatto il nostro negativo con un nuovo foglio di carta fotosensibile, abbiamo posizionato un pezzo di vetro sopra di esso per tenerlo più a contatto con l'altro foglio e successivamente abbiamo esposto i fogli attaccati alla luce per un giusto tempo di esposizione e infine abbiamo sottoposto il secondo foglio ai bagni di sviluppo, arresto e fissaggio.
Infine ho lavato la mia fotografia sotto acqua corrente per togliere i chimici.
Questo laboratorio ci è servito a comprendere in principio ottico su cui si basa la fotografia.

FOTO BACKSTAGE:
Foto della nostra classe

Immagine in negativo

Immagine in positivo

lunedì 7 novembre 2016

Il Fotogramma

Lunedì 7 novembre con il professore Manfredini abbiamo realizzato il secondo laboratorio di alfabetizzazione riguardante il "Fotogramma".
Il fotogramma è una fotografia senza usare la macchina fotografica con la tecnica off-camera, utilizzando una camera oscura.
Per creare ciò ci siamo serviti di alcuni oggetti come accendino, graffetta, orologio, due anelli, una collana e delle cuffiette, carta fotosensibile, il flash del telefono e le tre vaschette contenenti: sviluppo, arresti e fissaggio.
Entrati nella camera oscura, abbiamo tenuto acceso solo una lampadina con un filtro( giallo-verde) a cui la carta non è sensibile e i sali d'argento non si tolgono; dopo aver fatto una composizione con gli oggetti sul foglio di carta fotosensibile, il professore ha illuminato il foglio per un secondo con il flash del telefono.
Nella parte di carta fotosensibile non coperta dagli oggetti la luce ha colpito i sali d'argento, facendo così si può osservare un immagine latente cioè è presente sul foglio ma noi non la vediamo a occhio nudo.
Ho immerso la fotografia nello sviluppo e dopo pochi istanti si può osservare che dove la luce non ha colpito i sali d'argento (cioè dove erano presenti gli oggetti) il foglio è ancora bianco invece nelle altre parti il foglio è diventato nero.
Come secondo passaggio ho immerso la foto per circa 10 secondi nell'arresto evitando così che lo sviluppo entri in contatto con il fissaggio e facendo sì che l'azione dello sviluppo si blocchi.
come ultimo passaggio ho immerso l'immagine nel fissaggio; quest'ultimo è un passaggio fondamentale perché toglie i sali d'argento dove ci sono le impronte degli oggetti e grazie a ciò dopo tanto tempo noi potremo vedere la fotografia ancora come la vediamo oggi.
Infine ho lavato il mio fotogramma sotto acqua corrente per pulirlo dai chimici.
Posso così vedere un'impronta bianca su sfondo nero corrispondente alla forma dell'oggetto collocata sul foglio di carta fotosensibile.
Questo laboratorio ci è servito a comprendere il principio chimico su cui si basa la fotografia analogica: la FOTOSENSIBILITÀ dei sali d'argento.
Questo fotogramma l'ho realizzato con la mia compagna di classe Alessia Grazioli.

Ecco il nostro risultato:

Memories