Sui banchi di classe abbiamo posto tre bacinelle: una con lo sviluppo costituita da 100 ml di idrochinone e 900 ml di acqua, un'altra con l'arresto cioè con dentro solo l'acqua anche se bisognava mettergli anche dell'acido acetico e l'ultima con il fissaggio e al suo interno c'era 200 ml di iposolfito di sodio e 800 ml di acqua.
Abbiamo preso due fogli di carta sensibile, sul primo abbiamo appoggiato la nostra mano dopo averla immersa nello sviluppo. Successivamente abbiamo messo il foglio con l'impronte della nostra mano nell'arresto bloccando così l'azione dello sviluppo poi abbiamo posto il foglio nel fissaggio così si tolgono i sali d'argento. Facendo così si vede infine la nostra impronta nera su sfondo bianco.
Viceversa sull'altro foglio di carta sensibile, abbiamo appoggiato la nostra mano dopo averla immersa nella vasca di fissaggio e vediamo così la nostra impronte bianca su sfondo grigino.
Poi abbiamo messo il foglio nell'arresto così il fissaggio non entra in contatto con lo sviluppo, poi si mette il foglio nello sviluppo accelerando l'annerimento e poi di nuovo nell'arresto; si vede così la mano bianca su sfondo nero.
Questo laboratorio ci è servito per prendere confidenza con gli elementi principali che permettono la realizzazione di una fotografia.
I MIEI RISULTATI:
Nome: Ombra Oscura Impronta bianca su sfondo nero. |
Nome: Dino&Dainda Impronta nera su sfondo bianco. |
FOTO LABORATORIO:
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