Ciao a tutti,
in questo post vi spiego come abbiamo fatto le riprese dopo avervi spiegato la pre-produzione.
In questo step ogni componente del gruppo si doveva occupare delle riprese con la macchina fotografica, c'era chi si doveva occupare delle fotografie e chi doveva recitare.
ora vi mostro alcune foto da noi scattate durante le riprese:
mercoledì 13 dicembre 2017
giovedì 7 dicembre 2017
Cortometraggio Sfida/Scrittura
Ciao a tutti,
in questo post vi spiego come abbiamo fatto a realizzare un cortometraggio in cui il tema doveva essere una sfida.
La classe si è suddivisa in vari gruppi da 5/6 componenti, in cui ogni persona aveva il proprio compito, colui che si doveva occupare della scrittura, chi dello storyboard e chi delle riprese.
La sfida che abbiamo deciso di rappresentare io e il mio gruppo era una sfida all'ultimo cesso, in cui c'erano due protagonisti che si sfidano per andare al bagno e devono affrontare vari ostacoli.
Ora vi mostro la nostra pre-produzione:
Idea:
“Sfida all’ultimo bagno”
Soggetto:
Il protagonista deve andare in bagno, ma non è l’unico nella classe. Vi è anche la sua nemesi che alza la mano nello stesso momento. Quando i due si accorgono di aver alzato la mano contemporaneamente, si sfidano.
Fasi:
Iniziale: durante tutta la mattina, come sempre, Pietro beve molta acqua, perciò, dopo qualche ora di lezione ha bisogno di andare in bagno, quindi alza la mano per poter uscire.
Marco, il nostro antagonista, da mesi prende di mira Pietro con scherzi un po’ pesanti.
I due prendono a guardarsi di sottecchi, aspettando la decisione del professore, che si alza, serio, osservando attentamente entrambi i contendenti.
Inizia a contare, mimando con le labbra, e prima di arrivare all’uno allunga la mano fino alla tasca per estrarne un fazzoletto, che fa cadere poco prima di dire il numero, dando così il via ad una corsa contro il tempo, per raggiungere i tanto agognati bagni.
I due scattano dal posto mettendosi il casco in testa per proteggersi durante la pericolosa sfida, iniziando a correre evitando gli ostacoli della classe; zaini lasciati nei corridoi e che intralciano il cammino, spazi stretti che impediscono il passaggio, piedi di compagni troppo lunghi per la loro età.
I due stanno per uscire, quando Marco finisce a terra, per via di uno sgambetto fattogli da Francesco, un amico di Pietro stufo di vederlo sempre maltrattato dal compagno di classe.
Il vincitore, il nostro eroe, Pietro, finalmente in bagno, riesce una volta per tutte a fare i suoi bisogni.
in questo post vi spiego come abbiamo fatto a realizzare un cortometraggio in cui il tema doveva essere una sfida.
La classe si è suddivisa in vari gruppi da 5/6 componenti, in cui ogni persona aveva il proprio compito, colui che si doveva occupare della scrittura, chi dello storyboard e chi delle riprese.
La sfida che abbiamo deciso di rappresentare io e il mio gruppo era una sfida all'ultimo cesso, in cui c'erano due protagonisti che si sfidano per andare al bagno e devono affrontare vari ostacoli.
Ora vi mostro la nostra pre-produzione:
Progetto realizzare un cortometraggio
Accorsi, Navodaru, Pantani, Papaleo, Salvagno, Zangara.
Accorsi, Navodaru, Pantani, Papaleo, Salvagno, Zangara.
Idea:
“Sfida all’ultimo bagno”
Soggetto:
Il protagonista deve andare in bagno, ma non è l’unico nella classe. Vi è anche la sua nemesi che alza la mano nello stesso momento. Quando i due si accorgono di aver alzato la mano contemporaneamente, si sfidano.
Fasi:
Iniziale: durante tutta la mattina, come sempre, Pietro beve molta acqua, perciò, dopo qualche ora di lezione ha bisogno di andare in bagno, quindi alza la mano per poter uscire.
Il professore sta leggendo il giornale e non si accorge subito della richiesta di Pietro, finché non alza lentamente lo sguardo su di lui, spostandolo poco dopo dall’altra parte della classe, dove Marco ha la mano tesa verso l’alto nella stessa maniera di Pietro.
I due studenti si rendono conto di aver alzato la mano all’unisono.
I due studenti si rendono conto di aver alzato la mano all’unisono.
Marco è da sempre un problema per Pietro, perché che lo prende sempre di mira.
Centrale: dopo che Pietro fa notare al professore che la richiesta l’aveva fatta contemporaneamente a Marco, l’insegnante lascia a loro il compito di decidere chi potrà andare per primo, di giocarsi l’uscita.
Inizia la sfida, una corsa attraverso l’aula fino alla porta, il permesso di andare in bagno per primo come premio in palio.
Centrale: dopo che Pietro fa notare al professore che la richiesta l’aveva fatta contemporaneamente a Marco, l’insegnante lascia a loro il compito di decidere chi potrà andare per primo, di giocarsi l’uscita.
Inizia la sfida, una corsa attraverso l’aula fino alla porta, il permesso di andare in bagno per primo come premio in palio.
Gli ostacoli sono tanti e i due devono lottare per raggiungere la porta affrontando molte difficoltà e impedimenti.
Poco prima di arrivare al traguardo, Marco cade per via di uno sgambetto, fatto da Francesco, che voleva aiutare Pietro, lasciando libero il passaggio al nostro protagonista che raggiunge per primo la porta.
Finale: dopo la caduta di Marco, Pietro riesce a raggiungere la porta e a conquistarsi la possibilità di andare in bagno.
Poco prima di arrivare al traguardo, Marco cade per via di uno sgambetto, fatto da Francesco, che voleva aiutare Pietro, lasciando libero il passaggio al nostro protagonista che raggiunge per primo la porta.
Finale: dopo la caduta di Marco, Pietro riesce a raggiungere la porta e a conquistarsi la possibilità di andare in bagno.
Personaggi:
1) Il protagonista / Eroe
Nome attore: Pietro.
Professione: Studente.
Carattere: timido e introverso.
2) L’antagonista / Sfidante / Ombra
Nome attore: Marco.
Professione: Studente.
Carattere: Estroverso, competitivo, in passato aveva fatto un torto al protagonista …
4) Aiutante del protagonista
Nome attore: Francesco.
Professione: Studente.
Carattere: Caritatevole, cerca sempre di aiutare il prossimo ...
3) Professore, colui che dà il via alla gara /
Nome attore: Prof. Mantineo.
Professione: Professore.
Carattere: Giocoso, preferisce lasciar risolvere le cose ai suoi studenti …
1) Il protagonista / Eroe
Nome attore: Pietro.
Professione: Studente.
Carattere: timido e introverso.
2) L’antagonista / Sfidante / Ombra
Nome attore: Marco.
Professione: Studente.
Carattere: Estroverso, competitivo, in passato aveva fatto un torto al protagonista …
4) Aiutante del protagonista
Nome attore: Francesco.
Professione: Studente.
Carattere: Caritatevole, cerca sempre di aiutare il prossimo ...
3) Professore, colui che dà il via alla gara /
Nome attore: Prof. Mantineo.
Professione: Professore.
Carattere: Giocoso, preferisce lasciar risolvere le cose ai suoi studenti …
Trattamento:
Pietro è famoso in classe per via della sua bottiglia d’acqua, sempre sul banco, in quanto durante la mattina ne beve parecchia. Col passare delle ore però la bottiglia si svuota e Pietro ha bisogno dunque di andare in bagno, così alza la mano per chiedere il permesso di uscire.
Il professore, che stava leggendo un giornale, alza lo sguardo su di lui, ma quasi subito dopo lo sposta dalla parte opposta della classe perché vede che anche Marco, un altro compagno di classe di Pietro, aveva la mano alzata.
Pietro è famoso in classe per via della sua bottiglia d’acqua, sempre sul banco, in quanto durante la mattina ne beve parecchia. Col passare delle ore però la bottiglia si svuota e Pietro ha bisogno dunque di andare in bagno, così alza la mano per chiedere il permesso di uscire.
Il professore, che stava leggendo un giornale, alza lo sguardo su di lui, ma quasi subito dopo lo sposta dalla parte opposta della classe perché vede che anche Marco, un altro compagno di classe di Pietro, aveva la mano alzata.
In quel momento Pietro si rende conto di non essere l’unico che doveva andare in bagno, notando la muta richiesta di un suo compagno, simile alla sua.
Marco, il nostro antagonista, da mesi prende di mira Pietro con scherzi un po’ pesanti.
I due prendono a guardarsi di sottecchi, aspettando la decisione del professore, che si alza, serio, osservando attentamente entrambi i contendenti.
Inizia a contare, mimando con le labbra, e prima di arrivare all’uno allunga la mano fino alla tasca per estrarne un fazzoletto, che fa cadere poco prima di dire il numero, dando così il via ad una corsa contro il tempo, per raggiungere i tanto agognati bagni.
I due scattano dal posto mettendosi il casco in testa per proteggersi durante la pericolosa sfida, iniziando a correre evitando gli ostacoli della classe; zaini lasciati nei corridoi e che intralciano il cammino, spazi stretti che impediscono il passaggio, piedi di compagni troppo lunghi per la loro età.
I due stanno per uscire, quando Marco finisce a terra, per via di uno sgambetto fattogli da Francesco, un amico di Pietro stufo di vederlo sempre maltrattato dal compagno di classe.
Il vincitore, il nostro eroe, Pietro, finalmente in bagno, riesce una volta per tutte a fare i suoi bisogni.
SCENEGGIATURA:
SCENA 1: CLASSE,INTERNO - GIORNO
Pietro dopo aver bevuto tanta acqua come al suo solito deve andare in bagno. Si alza di scatto con la mano alzata, verso il professore. Il professore che stava leggendo il giornale alza lo sguardo e vede Pietro prima, ma subito gira la testa verso Marco che nello stesso momento si era alzato per lo stesso motivo. Pietro allora se ne accorge e comincia a pensare a quando Marco lo bullizzo, ma prende coraggio. Il prof allora decide di far partire una corsa per chi si potrà aggiudicare il posto nel bagno. Partita la corsa tutti e due scavalcano compagni e banchi, ma Marco viene fermato da uno sgambetto provocato da Francesco, un’ amico di Pietro. I due si scambiano uno sguardo di complicità.
SCENA 2: BAGNO,INTERNO - GIORNO
Pietro vittorioso, si libera rilassandosi della pipì accumulata nelle ore
STORYBOARD:
mercoledì 6 dicembre 2017
Gita a Parma
Ciao a tutti,
in questo post vi racconto un po' la giornata che abbiamo passato nella città di Parma, noi la 4^AG e un'altra classe, la 4^BG.
Siamo arrivati alla mattina, con un autobus, e inizialmente potevamo girare per questa bella città e per le sue vie visitandola con accuratezza.
Successivamente siamo andati a visitare un museo, contenente una mostra pubblicitaria, molto interessante ed costruttiva.
Ora vi mostro alcune foto della mostra e della gita scattate da noi:
in questo post vi racconto un po' la giornata che abbiamo passato nella città di Parma, noi la 4^AG e un'altra classe, la 4^BG.
Siamo arrivati alla mattina, con un autobus, e inizialmente potevamo girare per questa bella città e per le sue vie visitandola con accuratezza.
Successivamente siamo andati a visitare un museo, contenente una mostra pubblicitaria, molto interessante ed costruttiva.
Ora vi mostro alcune foto della mostra e della gita scattate da noi:
martedì 14 novembre 2017
Video cinema anni '20- "Prima dell'interrogazione"
Ciao a tutti!
In questo progetto dovevamo creare un montaggio in stile anni '20.
Per montare il video abbiamo utilizzato Premier (PR), e dovevamo montare assieme delle riprese fatte da altri studenti, riuscendo a trasmettere un senso di agitazione, preoccupazione e velocità man mano che il video si svolgeva.
Dovevamo far vedere che i due ragazzi ripresi a forza di leggere e studiare, prima dell'interrogazione, dopo un po' non ce la fanno più, sclerano e alla fine urlano.
Per far notare l'effetto degli anni '20 ho montato dei filtri, mettendo tutte le riprese in bianco e nero e in fine ho messo come sottofondo una musica ritmata di quei anni.
In questo progetto dovevamo creare un montaggio in stile anni '20.
Per montare il video abbiamo utilizzato Premier (PR), e dovevamo montare assieme delle riprese fatte da altri studenti, riuscendo a trasmettere un senso di agitazione, preoccupazione e velocità man mano che il video si svolgeva.
Dovevamo far vedere che i due ragazzi ripresi a forza di leggere e studiare, prima dell'interrogazione, dopo un po' non ce la fanno più, sclerano e alla fine urlano.
Per far notare l'effetto degli anni '20 ho montato dei filtri, mettendo tutte le riprese in bianco e nero e in fine ho messo come sottofondo una musica ritmata di quei anni.
lunedì 13 novembre 2017
Pieghevole emozionale 16 facciate
Ciao a tutti!
Sono qui oggi con un post nuovo, in cui c'era da realizzare un pieghevole emozionale a 16 facciate.
Le facciate erano 2 e quindi ogni facciata l'ho suddivisa in 8 rettangoli uguali, nei quali ho inserito varie immagini del ristorante da me scelto, visto che il tema da seguire era sui ristoranti di lusso.
Il ristorante che volevo rappresentare era il classico ristorante di montagna, dove ho fatto vedere i piatti che si possono servire, la location che si può osservare e gli interni del ristorante stesso; inoltre ho scritto, in alcuni rettangoli, delle frasi emozionali o slogan per promuovere i prodotti o il ristorante in sé. Il pieghevole l'ho realizzato con InDesign (ID).
Qui sotto vi illustro il mio lavoro:
Sono qui oggi con un post nuovo, in cui c'era da realizzare un pieghevole emozionale a 16 facciate.
Le facciate erano 2 e quindi ogni facciata l'ho suddivisa in 8 rettangoli uguali, nei quali ho inserito varie immagini del ristorante da me scelto, visto che il tema da seguire era sui ristoranti di lusso.
Il ristorante che volevo rappresentare era il classico ristorante di montagna, dove ho fatto vedere i piatti che si possono servire, la location che si può osservare e gli interni del ristorante stesso; inoltre ho scritto, in alcuni rettangoli, delle frasi emozionali o slogan per promuovere i prodotti o il ristorante in sé. Il pieghevole l'ho realizzato con InDesign (ID).
Qui sotto vi illustro il mio lavoro:
giovedì 12 ottobre 2017
Spot campagna sociale
Ciao!
Quest'anno nel nostro indirizzo Grafica & Comunicazione si intromette un nuovo ramo: "Produzione video", e oggi vi presento il primo video girato e realizzato da me, Alessia Grazioli e Daniele Prunestì.
Il tema del video era la raccolta differenziata e dovevamo realizzarlo come se fosse uno spot di una campagna sociale; il messaggio che si voleva trasmettere con questo video era continuare a svolgere in modo continuo, regolare, corretto ed efficace la raccolta differenziata.
Ogni gruppo era composto da 2/3 persone e per realizzare un video c'è da completare la pre-produzione che è "l'idea" del nostro video con le varie fasi che la compongono e poi si gira.
Ora vi mostro il nostro video, ecco a voi:
Quest'anno nel nostro indirizzo Grafica & Comunicazione si intromette un nuovo ramo: "Produzione video", e oggi vi presento il primo video girato e realizzato da me, Alessia Grazioli e Daniele Prunestì.
Il tema del video era la raccolta differenziata e dovevamo realizzarlo come se fosse uno spot di una campagna sociale; il messaggio che si voleva trasmettere con questo video era continuare a svolgere in modo continuo, regolare, corretto ed efficace la raccolta differenziata.
Ogni gruppo era composto da 2/3 persone e per realizzare un video c'è da completare la pre-produzione che è "l'idea" del nostro video con le varie fasi che la compongono e poi si gira.
Ora vi mostro il nostro video, ecco a voi:
lunedì 9 ottobre 2017
Locandina A3 OpenDay
Ciao a tutti!
Sono tornato con nuovi post, sempre più belli e innovativi.
Il primo post di quest'anno era inerente agli OpenDay del nostro Istituto che si terranno durante il periodo invernale e servono per "presentare" la nostra scuola.
Dovevamo realizzare una locandina su un foglio A3 scrivendo gli orari e i giorni in cui si svolgevano questi OpenDay e gli indirizzi che offre il l'Istituto.
Io ho realizzato questo progetto con il programma Illustrator, mettendo il tutto su uno sfondo nero e abbellendolo con spruzzi di vernice.
Ecco a voi la locandina che ho realizzato:
lunedì 2 ottobre 2017
Frankestein- Cinema vs Teatro
Ciao a tutti!
Oggi vi mostro il secondo video da noi realizzato.
Lo scopo era riprodurre una parte del film Frenkestein Junior e farla il più vero-simile possibile.
Anche per realizzare questo lavoro si sono formati gruppi da 4/5 persone, la quale dovevano svolgere sempre la parte della costruzione del video, cioè la pre-produzione (Idea. Soggetto, Personaggi, Trattamento, Sceneggiatura e Storyboard) e poi girare il video e scegliere degli attori a nostra scelta, potevamo decidere se farli fare ad alcuni componenti del gruppo oppure sceglierne altri.
Successivamente abbiamo girato un'altro video con una ripresa unica sotto forma di teatro, facendo un piano americano come inquadratura sui soggetti e poi abbiamo messo a confronto i due video per vedere le differenze tra i due.
venerdì 19 maggio 2017
Manifesto mostra fotografica
Nell'ultimo esercizio dovevamo fare un manifesto su una mostra fotografica, e doveva far capire agli altri, ai cittadini sopratutto, e farli riflettere sul ricostruire quella parte della città o usare quella fabbrica di ceramica per costruire qualcosa di nuovo e innovativo.
La foto del manifesto fa vedere la rovina di quella fabbrica delle parti del Gradaro.
Per realizzare il manifesto ho utilizzato Photoshop, e utilizzando anche un'unica fotografia fatta in una precedente esercitazione su quel posto.
Ecco il mio lavoro:
venerdì 12 maggio 2017
Pagina web
Il lavoro era fare una pagina web creata da noi.
Nella pagina web ci deve essere l'Header, dove si inserisce il nome della marca nel mio caso ZARA, la barra di ricerca e tutte le informazioni del menù (donna, uomo, bambini, collezzioni ecc..).
Per creare questo lavaro ho utilizzato Photoshop e ho iniziato a suddividere un foglio A4 in parti molto ordinate dove ci andavano inserite le varie parti.
Le foto utilizzate per questa pagina web erano state scattate per un'esercitazione per promuovere un prodotto.
Questa è la mia pagina web:
Nella pagina web ci deve essere l'Header, dove si inserisce il nome della marca nel mio caso ZARA, la barra di ricerca e tutte le informazioni del menù (donna, uomo, bambini, collezzioni ecc..).
Per creare questo lavaro ho utilizzato Photoshop e ho iniziato a suddividere un foglio A4 in parti molto ordinate dove ci andavano inserite le varie parti.
Le foto utilizzate per questa pagina web erano state scattate per un'esercitazione per promuovere un prodotto.
Questa è la mia pagina web:
venerdì 5 maggio 2017
Pagina di giornale
Nell'ultimo lavoro svolto dovevamo fare due pagine di giornale, la prima doveva essere la copertina e la seconda doveva essere una pagina interna.
Per creare questo piccolo giornale abbiamo preso spunto da dei quotidiani reali, io personalmente mi sono ispirato al Libero.
Ho lavorato su InDesign (ID) e ho modificato certe foto su Photoshop (PS).
Nella prima pagina doveva esserci l'articolo più importante, quello principale e di conseguenza nella pagina successiva ci dovevano essere altri tre articoli; per effettuare questo lavoro abbiamo utilizzato le foto scattate al mercato di Mantova dove noi potevamo utilizzare quest'ultime anche per inventarci articoli anche non fossero inerenti al mercato.
L'articolo principale che ho inventato è stato su Mantova come città e come anche centro per il mercato.
Ecco le mie due pagine di giornale:
Per creare questo piccolo giornale abbiamo preso spunto da dei quotidiani reali, io personalmente mi sono ispirato al Libero.
Ho lavorato su InDesign (ID) e ho modificato certe foto su Photoshop (PS).
Nella prima pagina doveva esserci l'articolo più importante, quello principale e di conseguenza nella pagina successiva ci dovevano essere altri tre articoli; per effettuare questo lavoro abbiamo utilizzato le foto scattate al mercato di Mantova dove noi potevamo utilizzare quest'ultime anche per inventarci articoli anche non fossero inerenti al mercato.
L'articolo principale che ho inventato è stato su Mantova come città e come anche centro per il mercato.
Ecco le mie due pagine di giornale:
venerdì 21 aprile 2017
Reportage fotografico al mercato del giovedì
Il lavoro che hanno fatto i miei compagni consisteva, in un uscita del giovedì mattina al mercato di Mantova, e dovevamo fare un reportage fotografico di alcuni aspetti del mercato.
Per rappresentare e raccontare ciò che hanno fatto al mercato dovevano seguire quattro aspetti principali: caratteristiche principali del mercato, i particolari, il contesto e l'atmosfera.
Per il contesto dovevano rappresentare nella foto il mercato e una parte del centro storico di Mantova;
Poi come dettagli dovevano far vedere i prodotti delle bancarelle in modo specifico.
Per atmosfera si intendeva la relazione che c'era tra i gesti e i movimenti del compratore e dell'ambulante;
E le caratteristiche principali erano le bancarelle in relazione con l'ambulante.
Ora vi presento le quattro foto ha scattato la mia compagna di classe Alessia Grazioli che secondo me rappresentano la giornata al mercato:
Per rappresentare e raccontare ciò che hanno fatto al mercato dovevano seguire quattro aspetti principali: caratteristiche principali del mercato, i particolari, il contesto e l'atmosfera.
Per il contesto dovevano rappresentare nella foto il mercato e una parte del centro storico di Mantova;
Poi come dettagli dovevano far vedere i prodotti delle bancarelle in modo specifico.
Per atmosfera si intendeva la relazione che c'era tra i gesti e i movimenti del compratore e dell'ambulante;
E le caratteristiche principali erano le bancarelle in relazione con l'ambulante.
Ora vi presento le quattro foto ha scattato la mia compagna di classe Alessia Grazioli che secondo me rappresentano la giornata al mercato:
Contesto |
Dettagli |
Atmosfera |
Caratteristiche principali |
lunedì 3 aprile 2017
Regola dei terzi
Questa volta per esercitarci sul fare delle "buone" fotografie abbiamo seguito la regola dei terzi; è una serie di regole ben precise per scattare una buona fotografia e che deve piacere allo spettatore che le guarda e sono varie posizione in cui viene collocato il soggetto.
Per eseguire questo compito siamo usciti in città e abbiamo scattato varie foto na volta ad una persona facendo dei ritratti, e l'altra volta al paesaggio.
Queste sono le fotografie e i lavori che voglio presentarvi:
Per eseguire questo compito siamo usciti in città e abbiamo scattato varie foto na volta ad una persona facendo dei ritratti, e l'altra volta al paesaggio.
Queste sono le fotografie e i lavori che voglio presentarvi:
PAESAGGIO:
RITRATTO:
lunedì 27 marzo 2017
Teoria del campo
La teoria del campo è una teoria messa in atto da uno studioso di arti grafiche chiamato Attilio Marcolli. Questa teoria dice che il campo è un limite entro cui valgono certe regole e queste regole possono essere leggi di natura o convenzioni su cui ci si mette d'accordo.
Questa esercitazione è servita per comprendere ancora meglio come si fa una "buona" fotografia osservando delle nuove teorie che si possono seguire o trascurare.
Per capire meglio questa teoria abbiamo fatto un piccolo esperimento in classe dove si sono messe a confronto immagini a due a due e abbiamo osservato che la maggior parte della classe tendeva a preferire sempre un'immagine rispetto ad un'altra perché quest'ultima seguiva delle teorie.
Poi siamo andati noi a fare delle foto con la macchina fotografica dove seguivamo queste teorie per creare una bella fotografia o meglio una fotografia che doveva piacere al "cliente"; mettevamo in atto queste teorie inquadrando un soggetto o un paesaggio.
Questa esercitazione è servita per comprendere ancora meglio come si fa una "buona" fotografia osservando delle nuove teorie che si possono seguire o trascurare.
Per capire meglio questa teoria abbiamo fatto un piccolo esperimento in classe dove si sono messe a confronto immagini a due a due e abbiamo osservato che la maggior parte della classe tendeva a preferire sempre un'immagine rispetto ad un'altra perché quest'ultima seguiva delle teorie.
Poi siamo andati noi a fare delle foto con la macchina fotografica dove seguivamo queste teorie per creare una bella fotografia o meglio una fotografia che doveva piacere al "cliente"; mettevamo in atto queste teorie inquadrando un soggetto o un paesaggio.
Questi sono i miei lavori:
lunedì 20 marzo 2017
Punto, linee, superficie
Come prima esercitazione utilizzando la macchina fotografica dovevamo fare delle foto inquadrando esclusivamente un punto, delle linee e una superficie; il punto e le linee diventavano il punto di attenzione di chi guardava la fotografia. Era molto importante inquadrare dei soggetti che avevano una superficie uniforme senza elementi di disturbo che rovinavano la foto.
Questa esercitazione ci è servita per iniziare a capire come si fa una "buona" fotografia.
Dopo aver scattato una serie di foto siamo andati in laboratorio e con un programma apposta chiamato Bridge le abbiamo tutte raccolte in una cartella e poi secondo il nostro gusto le abbiamo selezionate.
La foto che ho scelto io e che secondo me funzionava di più è questa:
Questa esercitazione ci è servita per iniziare a capire come si fa una "buona" fotografia.
Dopo aver scattato una serie di foto siamo andati in laboratorio e con un programma apposta chiamato Bridge le abbiamo tutte raccolte in una cartella e poi secondo il nostro gusto le abbiamo selezionate.
La foto che ho scelto io e che secondo me funzionava di più è questa:
lunedì 6 marzo 2017
Esercizio Wrapping
L'esercizio wrapping consiste in un immagine che è composta solo da del testo e i colori dell'immagine. Per creare questo lavoro dovevamo scegliere un'immagine che volevamo noi che fosse a risoluzione alta poi dovevamo mettere l'immagine in Photoshop.
lunedì 20 febbraio 2017
Pubblicità minimal
Vi mostrerò l'ultimo lavoro sulla pubblicità minima ispirandoci ad una pubblicità dei vecchi i-pod.
Dovevamo scegliere l'oggetto da pubblicare e da mettere in mostra e io ho scelto un cappello, poi dovevamo mettere questo oggetto su di noi, indossandolo e poi su Illustrator dovevamo fare dei tracciati con p di penna facendo su un livello la sagoma nera di tutto il nostro corpo escludendo l'oggetto e poi dovevamo fare una sagoma bianca dell'oggetto da mettere in rilievo facendo magari alcuni particolari in grigio.
Successivamente dovevamo aggiungere uno sfondo che secondo noi fosse in armonia con l'oggetto da mostrare e poi dovevamo aggiungere anche uno slogan che rappresentasse l'oggetto scelto.
Dovevamo scegliere l'oggetto da pubblicare e da mettere in mostra e io ho scelto un cappello, poi dovevamo mettere questo oggetto su di noi, indossandolo e poi su Illustrator dovevamo fare dei tracciati con p di penna facendo su un livello la sagoma nera di tutto il nostro corpo escludendo l'oggetto e poi dovevamo fare una sagoma bianca dell'oggetto da mettere in rilievo facendo magari alcuni particolari in grigio.
Successivamente dovevamo aggiungere uno sfondo che secondo noi fosse in armonia con l'oggetto da mostrare e poi dovevamo aggiungere anche uno slogan che rappresentasse l'oggetto scelto.
Ecco il mio lavoro:
CAP |
lunedì 13 febbraio 2017
Esercizio pop-art
Oggi vi voglio mostrare l'ultimo lavoro che abbiamo fatto riguardante la pop-art ovvero una riproduzione in chiave critica o ironica di persone o oggetti.
Abbiamo realizzato una pop-art ispirandoci ad Andy Warhol, successivamente abbiamo scelto un personaggio che a noi piaceva, poi abbiamo messo la foto su Illustrator e abbiamo iniziato a ricalcare il personaggio con dei tracciati. Dopo aver fatto il personaggio con solo dei tracciati chiusi e delle ombre abbiamo ripetuto il soggetto per altre tre volte in un unico foglio e cambiando i colori, con altri più vivaci osservando l'opera di Marylin Monroe.
Abbiamo realizzato una pop-art ispirandoci ad Andy Warhol, successivamente abbiamo scelto un personaggio che a noi piaceva, poi abbiamo messo la foto su Illustrator e abbiamo iniziato a ricalcare il personaggio con dei tracciati. Dopo aver fatto il personaggio con solo dei tracciati chiusi e delle ombre abbiamo ripetuto il soggetto per altre tre volte in un unico foglio e cambiando i colori, con altri più vivaci osservando l'opera di Marylin Monroe.
Questo è il mio lavoro:
Colton Haynes |
lunedì 30 gennaio 2017
Copertina rivista
In questo laboratorio dovevamo fare un qualcosa di più creativo, creare la copertina di una ipotetica rivista.
Per creare ciò ci siamo serviti di un'immagine di un personaggio famoso da noi scelto e poi dovevamo scegliere anche il titolo di una rivista che secondo noi si abbinava bene con il personaggio.
Dovevamo seguire però alcune regole per la formazione della rivista; il visual che sarebbe il personaggio scelto poteva stare sopra al titolo della rivista, sopratutto se quest'ultima era molto conosciuta, chiamato head-line.
Poi bisognava aggiungere i vari articoli che componevano la rivista ed è molto importante la dimensione di ogni articolo perché quelli scritti più in grandi significava che erano quelli più importanti invece quelli un po' più piccoli erano quelli con meno importanza.
Successivamente bisognava aggiungere anche le informazioni che costituivano il body-copy che erano il codice a barre, il prezzo della rivista e l'anno in cui era uscita.
Il personaggio che ho scelto io è Allen Iverson, un giocatore della NBA, e come programma ho utilizzato photoshop in un formato A4.
Questo è il mio lavoro:
lunedì 23 gennaio 2017
Fotomontaggio animali
In questo laboratorio c'era da creare un fotomontaggio di un animale.
Per creare questo fotomontaggio c'era da scegliere un animale che a noi piaceva ma la foto doveva essere frontale perché successivamente utilizzando photoshop c'era da selezionare la testa dell'animale e cancellare il corpo poi dopo aver scelto un'abito adeguato da mettere secondo noi all'animale scelto univamo le due immagini.
L'abito che c'era da far indossare all'animale c'era da scegliere in base all'ambiente in cui vive lui e anche alle condizioni climatiche.
Io ad esempio ho scelto un cervo e gli ho fatto indossare un giubbotto in jeans con il pelo dentro perché è un 'animale che vive in un ambiente un po' freddo mentre per il cerbiatto gli ho messo una giacca con papillon perché èun animale molto elegante.
Dopo aver creato il fotomontaggio c'era da mettere uno sfondo dietro per renderlo più bello e per creare più contrasto.
Per creare questo fotomontaggio c'era da scegliere un animale che a noi piaceva ma la foto doveva essere frontale perché successivamente utilizzando photoshop c'era da selezionare la testa dell'animale e cancellare il corpo poi dopo aver scelto un'abito adeguato da mettere secondo noi all'animale scelto univamo le due immagini.
L'abito che c'era da far indossare all'animale c'era da scegliere in base all'ambiente in cui vive lui e anche alle condizioni climatiche.
Io ad esempio ho scelto un cervo e gli ho fatto indossare un giubbotto in jeans con il pelo dentro perché è un 'animale che vive in un ambiente un po' freddo mentre per il cerbiatto gli ho messo una giacca con papillon perché èun animale molto elegante.
Dopo aver creato il fotomontaggio c'era da mettere uno sfondo dietro per renderlo più bello e per creare più contrasto.
Ecco i mie lavori:
Deer |
Fawn |
venerdì 20 gennaio 2017
Gita a Bologna
Pochi giorni fa io e la mia classe siamo andati a fare un'uscita didattica a Bologna.
Bologna è una città a parer mio molto bella e affascinante, è piena di monumenti molto belli e importanti e ci sono anche dei musei molto interessanti come quelli che siamo andati a vedere noi; uno è la mostra dei Lumière, che sono gli inventori del cinema e successivamente siamo andati a vedere il museo della Comunicazione.
Dopo circa un'ora e mezza di autobus siamo arrivati in città e la prima tappa è stata proprio la mostra dei Lumière e grazie ad una guida turistica abbiamo osservato tutti gli strumenti che hanno preceduto il film utilizzando vari tipi di lanterne magiche, e soprattutto di misure diverse a seconda anche della bravura del lanternista.
Abbiamo visto alcuni filmati con le prime immagini in movimento e una sala con attaccati alla parete vari schermi dove c'erano vari filmati.
Dopo siamo andati in una delle piazze principali di Bologna, Piazza Maggiore e dopo aver osservato la bellezza di quella piazza siamo andati a vedere due chiese molto belle ma molto diverse tra di loro.
I professori successivamente ci hanno lasciato un po' di tempo libero per pranzare e osservare meglio il centro di questa città molto importante.
Essendo il nostro un indirizzo di comunicazione, siamo andati a vedere un museo inerente a questo chiamato proprio Museo della Comunicazione, dove siamo andati dietro nel tempo vedendo le scoperte del giovane Marconi, dei primi telegrafi, dei primi giradischi fino alle prime televisioni , telefoni e computer e abbiamo visto anche gli attrezzi che si usavano per formare della musica; tutto questo ce lo spiegava Gianni Pelagalli, colui che era appassionato di radio.
Questa gita è stata molto interessante e secondo me è servito molto per il nostro indirizzo visto che ci ha insegnato cose nuove inerenti alle cose che stiamo facendo e mi sono divertito molto passando del tempo anche assieme ai miei compagni.
Piazza Maggiore |
Mostra dei Lumière |
Museo della Comunicazione |
lunedì 16 gennaio 2017
Collage tonalità
Nell'ultimo laboratorio abbiamo realizzato un collage di tonalità che consiste nel realizzare due tabelle di immagini con due diverse tonalità di colore differenti tra loro.
Per realizzare ciò abbiamo utilizzato Photoshop e siamo andati a cercare su internet 8 immagini diverse tra di loro per ogni tonalità di colore ad esempio l'azzurro e dopo atre 6 immagini con l'altra tonalità.
Successivamente abbiamo diviso il primo foglio di photoshop A5 in 8 parti aggiungendo in ogni riquadro un 'immagine diversa ma con la stessa tonalità poi abbiamo preso un'altro foglio A5 e l'abbiamo suddiviso in 6 mettendo le 6 immagini dell'altra tonalità.
Fino questo lavoro abbiamo preso un foglio A4 e abbiamo messo i due .jpeg delle due immagini precedenti nello stesso foglio mettendo sotto ad ognuna il colore pantone della tonalità.
Questi sono i miei diversi lavori:
venerdì 13 gennaio 2017
Scansiogramma
L' ultima volta abbiamo effettuato l'ultimo laboratorio di alfabetizzazione per poter osservare il passaggio da un dispositivo analogico a quello digitale mediante una tecnica off-camera cioè senza l'utilizzo della macchia fotogramma.
Questo laboratorio si chiama scansiogramma e per creare ciò ci siamo serviti di uno strumento apposito chiamato scanner.
Io e la mia compagna Alessia Grazioli abbiamo posto le nostre mani sul piano di vetro dello scanner e sopra le nostre mani abbiamo messo una cuffia colorata e una sciarpa per dare uno sfondo all'immagine successivamente abbiamo azionato lo scanner e la lampada posta sotto si muove lungo il piano di vetro dello scanner emettendo un fascio di luce che va a colpire le singole celle fotosensibili dello scanner; grazie a ciò possiamo vedere un'immagine a colori, virtuale ma non fisica.
Questo laboratorio ci è servito a comprendere il principio fisico e componenti elettronici che sono alla base della fotografia digitale.
Questo laboratorio si chiama scansiogramma e per creare ciò ci siamo serviti di uno strumento apposito chiamato scanner.
Io e la mia compagna Alessia Grazioli abbiamo posto le nostre mani sul piano di vetro dello scanner e sopra le nostre mani abbiamo messo una cuffia colorata e una sciarpa per dare uno sfondo all'immagine successivamente abbiamo azionato lo scanner e la lampada posta sotto si muove lungo il piano di vetro dello scanner emettendo un fascio di luce che va a colpire le singole celle fotosensibili dello scanner; grazie a ciò possiamo vedere un'immagine a colori, virtuale ma non fisica.
Questo laboratorio ci è servito a comprendere il principio fisico e componenti elettronici che sono alla base della fotografia digitale.
Questo è il mio lavoro:
Hands |
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